Je li vrijeme za „istarski tartuf-tartufo istriano“ ili „tartuf iz Istre-tartufo Dall Istria“? Talijani su jako osjetljivi na „svoj tartuf iz Albe“. Prenosimo originalni tekst talijanskog novinara Marcella Pasquere iz Gazzeta d Alba:
L’ALLARME La denominazione tartufo bianco d’Alba è nuovamente a rischio. A lanciare l’allarme è il consigliere albese Emanuele Bolla. Facendo un passo indietro: era il 2 agosto 2017 quando il cambio di nome per il prezioso tuber magnatum Pico uscì dal disegno di legge sul tartufo in discussione alla Commissione agricoltura, facendo tirare un sospiro di sollievo ai cavatori di Langhe, Roero e Astigiano.
Spiega l’avvocato Roberto Ponzio: «Nella modifica alla legge era prevista l’abolizione della denominazione tartufo bianco d’Alba come sinonimo di tuber magnatum Pico. I proponenti pensavano potesse essere d’inganno per i consumatori circa il luogo di origine. Bisognava dimostrare al Ministero che l’Unione europea non ha imposto di cancellare il patrimonio storico e genetico di denominazioni esistenti da oltre 50 anni come quella del tartufo bianco d’Alba, precedente ai regolamenti europei. Inoltre, la normativa europea è applicabile a frutta, ortaggi, carne bovina, pesce, miele e olio d’oliva, ma esclude i tartufi. In terzo luogo la denominazione tartufo bianco d’Alba non induce in errore i consumatori, tanto che l’Unione europea stessa ha consentito nel 2012 alla Francia di introdurre come nome comune della specie tuber magnatum Pico, tartufo bianco d’Alba e tartufo del Piemonte».
Queste
motivazioni avevano spinto i proponenti del disegno di legge a fare un passo
indietro e cancellare la richiesta di modifica. Problema risolto? Niente
affatto: a ottobre 2017 il Ministero per le politiche agricole ha istituito il
Tavolo tecnico del settore tartufo – incaricato di redigere il Piano nazionale
della filiera –, composto da 48 membri, tra cui Mauro Carbone, direttore del
Centro nazionale studi tartufo.
Il documento di sintesi affronta diversi aspetti normativi e, tra questi, anche
i temi legati alle denominazioni e la dicitura tartufo bianco d’Alba, che
riporta i nomi “volgari” legati al tuber magnatum Pico: in sintesi, il Piano
nazionale di filiera del tartufo dà indicazione di provvedere alla cancellazione
della dicitura tartufo bianco d’Alba.
Il
consigliere di minoranza Emanuele Bolla è allarmato: «Il Tavolo tecnico del
settore del tartufo ha prodotto un documento preoccupante, che mette in dubbio
l’attuale utilizzo della dicitura tartufo bianco d’Alba, consigliandone
nuovamente la cancellazione. Il nome è di nuovo sotto attacco, anche da
produttori di altre regioni, che hanno chiesto una revisione della normativa in
vigore. La denominazione tartufo bianco d’Alba è un patrimonio nazionale e non
solo del nostro territorio: chi pensa di cancellarla con un colpo di spugna
commette un errore che rischia di danneggiare tutto il mondo del tartufo».
Ancora Bolla: «I rappresentanti del Centro studi del tartufo di Alba hanno
difeso gli interessi del nostro territorio con ogni mezzo. Speriamo che le tesi
scientifiche espresse vengano raccolte dalla politica, che auspichiamo voglia
difendere gli interessi del nostro territorio. La revisione della legge sui
tartufi è un compito del Parlamento: chiederò al sindaco di Alba di convocare
tutti i deputati e senatori della nostra regione dopo le elezioni del 4 marzo
per chiedere loro un impegno in difesa della dicitura tartufo bianco d’Alba».
autor: Marcello Pasquero
Istarski tartufi do početka 90-ih godina prošlog stoljeća imaju tužnu priču po pitanju identiteta i priznavanja porijekla. Bilo je pokušaja krajem 80-ih da se demistificira ili bolje rečeno objavi javno tržištu postojanje istarskog dijamanta. To je prva učinila tvrtka koja se zvala Istra Tuber (latinski: tuber je tartuf), vlasnika Nevija Kranjčića iz Senja kod Buzeta. Ta se tvrtka kasnije bavila i veleprodajom, proizvodnjom vina pa se razvodnila ideja o trgovini tartufima. Ipak sva slava i značaj početkom 90-ih je pripala tvrtki Zigante tartufi koja je osim svježih istarskih tartufa svijetu predstavila i svoje vlastite proizvodne pogone artikala sa istarskim tartufima. Tu je povjesno mjesto o istarskim tartufima u osobi već okrunjenog kralja tartufa, g. Giancarla Zigantea. Danas postoji još desetak tvrtki koje trguju sa svježim istarskim tartufima a neke imaju i vlastite proizvode od njih.
I sada se vratimo naslovu sa pitanjem je li vrijeme i može li se istarski tartuf imenovati ako ne zaštiti jer to nije moguće?
Tartuf iz Istre je snažan u mnogo čemu. U mirisu, u trgovini, u ugostiteljstvu, u proizvodnji pa i zapošljavanju, u zabavi, u medijima, u cijeloj jednoj važnoj grani a to je istarski turizam.
Idemo ga imenovati. Neka se zove Istarski tartuf.
Kao predstavljanje u filmovima Jamesa Bonda. My name is Truffle, Istrian Truffle.
R.M.